Il territorio

Laguna di Santa Gilla: prospettive per il futuro

Una zona magica; mare, sale, leggende. Parlare della laguna di Santa Gilla non si finirebbe mai perché per Pirri, per Cagliari è stata "tante cose" insieme, nel bene e nel male. Elemento di propulsione economica da dove, per esempio, si estraeva il sale o si coltivavano cozze e vongole. O dove si poteva andare a caccia delle tantissime specie che adoperavano lo specchio d'acqua sia come sosta nella migrazione che per la riproduzione.

Ma è stata anche il luogo degli scarichi, sia civili che industriali, che ne hanno abbassato la potenzialità e anche ridotto l'ampiezza. Contro l'inquinamento le amministrazioni stanno combattendo, anche se con alterne fortune.
Ci si sono anche messe contro delle condizioni atmosferiche di grande avversità, che in una notte hanno buttato all'aria ingenti investimenti e molte opere che doveva far ritornare in salute quello specchio d'acqua-mare dove si sono trovate secoli di generazioni. Certo, le industrie, certo, l'aeroporto, certo, lo sviluppo edilizio: tutti insieme sono stati molto deleteri per la Laguna. Il peccato rimane perché a vederla dall'aereo, dalla riva, è bellissima, specie all'imbrunire, quando il rosso del sole la fa "incendiare" letteralmente.

A Pirri non si dispera che la laguna di Santa Gilla possa ritornare quello che era. Ci vorranno anche decenni ma la forza della popolazione, delle associazioni ambientaliste ha già rimosso tantissimi ostacoli.

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