Arte, cultura, tradizioni e storia

Il Castello di San Michele a Pirri: una struttura difensiva del X secolo

Tra le testimonianze della storia che si possono trovare a Pirri (Cagliari), il Castello di San Michele rappresenta una delle strutture difensive scelte per la protezione di queste terre dagli invasori

Il Castello di San Michele di Pirri (Cagliari) si trova sull’omonimo colle dal quale sin dal X secolo d.C. era chiamato a difendere queste terre dagli invasori che dalle vicine coste cagliaritane cercavano di approdare sull’Isola della Sardegna.

Il primo impianto del complesso, infatti, prevedeva probabilmente una sola torre, nata espressamente con lo scopo di difendere la capitale del Giudicato di Cagliari (Santa Igia): col tempo, però, gli invasori riuscirono a irrompere sul suolo sardo e il castello perse il suo scopo difensivo, trasformandosi in una delle residenze di lusso più imponenti di tutta la Sardegna, affidata alle sapienti mani del conte Giacomo Carroz.

La sua funzione restò invariata sino al 1511 quando morì l’ultima castellana, la contessa Violante: per il castello si aprì una nuova fase che lo vide entrare di diritto nelle proprietà della Corona di Spagna, cambiando spesso destinazione d’uso. Nel 1652 venne utilizzato come lazzaretto, nel corso del Settecento come proprietà degli austriaci poi dei Savoia, ma sul finire del secolo riprese la via della decadenza.

Fu poi la volta di ospitare la caserma degli invalidi (dal 1820 al 1848) fino a divenire nel 1895 un edificio di proprietà privata: fu in questa occasione che venne chiamato il noto architetto sardo Dionigi Scano (nato a Sanluri e morto proprio a Cagliari) per restaurare tutto il complesso, impiantandovi anche una grande pineta ancora oggi esistente.

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